Dettagli
Tutto nacque da questo “foglietto”, con la carta carbone debitamente ritagliata.
Il blocchetto delle ricevute di affitto veniva compilato da mio padre Bruno che ogni tanto mi portava a “riscuotere” negli anni ’80.
Nacque la gioia di conoscere persone che custodivano storie e segreti, negli appartamenti della Bologna antica. C’era l’inquilino compositore di liscio e mazurka, la parrucchiera che lavorava in casa, il reduce della “Grande Guerra” sempre elegantemente vestito con la giacca e la manica chiusa con la spilla da balia, a nascondere quella mano assente che aveva perduto sul Piave: un album dei ricordi di quella gioventù di tanti anni fa.
Scelsi le relazioni come lavoro, dopo la “Naja” nei Carabinieri, e per tanti anni girai in lungo e in largo la nostra meravigliosa penisola, macinando migliaia di chilometri, prima come agente di commercio e poi come commerciale Italia di importanti aziende estere.
Quando arrivò l’€uro, capii che era necessario sbranare la tigre e tornai ai mattoni con grande fiducia e determinazione, complice l’evoluzione di internet, smartphone e tutte quelle diavolerie che ancora fatico a comprendere. Il risultato è racchiuso nel mio presente, insieme a Elisa e ai tanti collaboratori che stanno consacrando la nostra creatura nel ruolo apicale che le è riconosciuto dai numerosi clienti/amici. Mi piace pensare ai nostri clienti come a germogli della nostra incessante semina finalizzata alla serietà, alla competenza e alla professionalità nella gestione del bene più prezioso che è la casa.
La continua ricerca di crescita (con quel pizzico di ingenuità che vorrebbe vedere i miei due figli Riccardo e Elisa raccogliere il testimone “fra 50 anni”) ci ha portato, durante la pandemia, a superare i confini italiani. Siamo presenti anche nelle Isole Canarie, in particolare a Santa Cruz di Tenerife, con un ricchissimo patrimonio di immobili, ideale per chi vuole fare investimenti ad elevata performance ma a basso rischio.
Questo sono io, dalla “bolletta” riscossa con la Fiat 131 Mirafiori di Papà Bruno, a quella che definisco “radio mattone” per tenermi continuamente aggiornato.